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Il gesto del dono è antico quanto l'umanità. Sul piano culturale la sua valorizzazione semiologica è stata lenta e difficile. Il celebre "Saggio sul dono (Essai sur le don. Forme et raison de l'échange dans le sociétés arcaïques") di Marcel Mauss, apparso nel 1923-1924, segnava l'avvento di una svolta antropologica del 'dono' e la fondazione di una sociologia del 'donare' quale paradigma di interazione tra individui e comunità. Grazie poi ai contributi di Emanuel Lévinas, Jacques Derrida e Jean Luc Marion, anche in filosofia si realizzava una sorta di 'svolta' che si è riflessa nelle variazioni delle scienze etiche ed economiche. Solo timidamente la teologia cristiana si è lasciata coinvolgere dalla riscoperta delle tematiche connesse con il gesto della liberalità. Aperture si sono registrate anche nell'ambito dell'esegesi biblica, segnatamente dell'Antico Testamento. Ma, proprio in ambito cristiano, un tentativo di lettura continua e globale rimaneva ancora da fare. Questo libro intende colmare questa lacuna. Suddiviso in quattro 'spazi' di tessitura scientifica (Il dono e la qualità personale; Il dono fattore di comunità; Il dono come pane; Il dono fra cielo e terra, fra inizio e fine), il volume raccoglie, in una panoramica succosa di testi e metodologie varie, contributi dai quali emerge che nel Nuovo Testamento, libro dopo libro, (Vangeli, Atti, Paolo e Apocalisse), vi è raccontata un'accattivante 'storia continua' del donare.